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No contact: la strategia per allontanarsi dalla persona sbagliata e ritrovare se stessi

L’intervista alla dott.ssa Laura Giovannini (psicologa)

di Gioia Belardinelli 



In queste settimane con la psicologa Laura Giovannini, abbiamo iniziato a parlare di violenza  psicologica all’interno di una relazione sentimentale, anche alle luce dei fatti di cronaca con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente, che oltre a creare sofferenza e rabbia, finiscono anche per destabilizzarci perché ci coinvolgono tutte da vicino. 


Ultimamente infatti, la domanda che tendiamo a farci spesso è: “Possibile che non si possano riconoscere i segnali che qualcosa non va prima che accada qualcosa di irrimediabile specialmente all’interno di una relazione sentimentale?”. 


Abbiamo chiarito come la violenza psicologica non è mai facile da comprendere, specialmente per chi la subisce, approfondendo al contempo alcuni aspetti e termini che sentiamo spesso e che, se non supportati da una giusta conoscenza, possono generare confusione: il Narcisismo è senza dubbio uno di questi. 


Oggi facciamo un ulteriore passo in avanti,  capendo con Laura, cosa possiamo fare per allontanarci da un persona che ci causa sofferenza.


Allora Laura, ultimamente ho sentito parlare di una strategia che si chiama "no-contact", puoi spiegarci cos’è e come funziona?

Il "no contact" è una strategia di auto protezione dall'abuso affettivo, che serve a prendere le distanze da una persona che ha causato sofferenza e potrebbe continuare a farlo. Consiste nell'interrompere ogni forma di comunicazione con l'altra persona per proteggere la propria salute mentale ed emotiva. Questa strategia, spesso adottata dopo una relazione con un narcisista o una persona tossica, ha come obiettivo principale la guarigione e il recupero della propria vita.

Le regole del "no contact" includono la totale interruzione delle comunicazioni: è necessario evitare telefonate, messaggi, email, incontri e interazioni sui social media con la persona coinvolta.

Grazie a questa “assenza” si crea lo spazio mentale necessario per riflettere sul motivo che ci ha spinti a permettere ad un’altra persona di ferirci, o ancora peggio, e questa consapevolezza è fondamentale per creare le condizioni di cambiamento della propria vita. 

Quando funziona, il "no contact", permette di staccarsi emotivamente dalla persona nociva, di concentrarsi su se stessi e di iniziare il percorso di ricostruzione e guarigione.


A tuo avviso cosa può rendere fallimentare questa strategia? 

Il “no contact” non funziona se invece di concentrarci su noi stessi, viviamo questi giorni di allontanamento sperando in un cambiamento dell'altra persona. È essenziale evitare comportamenti che sabotino gli sforzi di distanziamento.

In sintesi, il "no contact" è efficace quando porta a una maggiore consapevolezza di sé stessi, stimola il ragionamento sulla propria autostima e consente di iniziare un percorso di guarigione e crescita personale.


Come dobbiamo agire per rispettare le regole del no contact? 

Per rispettare la regola del "no contact" dopo una rottura, è importante seguire alcune strategie:

  • Eliminare l'ex dai social network: rimuovere l'ex partner dalla vita digitale aiuta a evitare la tentazione di contattarlo e di vedere la sua vita attraverso le foto pubblicate.

  • Controllare gli impulsi: trattare il desiderio di contattare l'ex come un bisogno compulsivo, simile a quello di un tossicodipendente. 

  • Accettare i sentimenti, riflettere sulle conseguenze del contatto e cercare alternative per aumentare il benessere e l'entusiasmo.

  • Distrarsi dall'impulso: distogliere l'attenzione dal cellulare e cercare fonti alternative di dopamina, come avviare nuovi progetti, socializzare con altre persone o scoprire nuovi hobby.

  • Ricorrere agli amici: condividere i sentimenti con gli amici può aiutare a evitare il contatto con l'ex. Chiamare un amico ogni volta che si avverte il bisogno di mandare un messaggio può offrire supporto e distrazione.

  • Riscoprire la felicità personale: durante il periodo di "no contact", dedicarsi a riscoprire fonti di felicità dimenticate. Questo può includere investire tempo in se stessi, iniziare nuovi progetti e riflettere sulla propria autentica essenza.


Seguendo queste strategie, con il passare del tempo si può acquisire un maggiore controllo sulla propria vita, ridurre la dipendenza emotiva e riscoprire le fonti di felicità personali.

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