Dolore e formicolii alla mano: i consigli per prevenire la Sindrome del TUNNEL CARPALE
- Gioia Belardinelli
- 27 gen
- Tempo di lettura: 2 min

Il tunnel carpale è uno stretto passaggio situato nel polso, attraverso il quale scorrono il
nervo mediano e i tendini flessori delle dita. È delimitato dalle ossa carpali e dal legamento
trasverso del carpo.
Questa struttura anatomica gioca un ruolo cruciale nella funzionalità della mano, ma la sua conformazione anatomica la rende naturalmente suscettibile a compressioni nervose che generano la cosiddetta “sindrome del tunnel carpale” (STC).
"Il freddo può accentuare i sintomi a causa della vasocostrizione, che può aumentare la compressione del nervo - afferma Luca Russo, ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l'Università Telematica eCampus e docente in Ergonomia dell’Esercizio Fisico -, a differenza di quello che
comunemente si crede, però, gli sport invernali non sono necessariamente da evitare, ma
è importante utilizzare guanti termici adeguati, eseguire esercizi di riscaldamento prima
dell'attività e fare pause regolari".
L’inquadramento della sindrome del tunnel carpale si basa solitamente su una
combinazione di valutazione clinica e test strumentali. L’esame fisico prevede lo studio della
sensibilità, della forza e dei riflessi della mano. È poi possibile ricorrere a esami strumentali
quali elettromiografia e ecografia o risonanza magnetica del polso.
Un approccio innovativo e tecnologicamente avanzato per la diagnosi e lo studio della STC
è ora rappresentato dalla valutazione biomeccanica – prosegue il dottor Russo – ossia di
un'analisi scientifica e sistematica del movimento umano che mira a studiare le forze
interne ed esterne che agiscono sul corpo e come queste influenzano la mobilità.
In particolare, i sensori inerziali rappresentano uno strumento all’avanguardia e non
invasivo per la valutazione biomeccanica del polso nella STC. Questi dispositivi
miniaturizzati sono in grado di fornire dati precisi sui movimenti articolari, garantendo un
approccio oggettivo per la diagnosi precoce, il monitoraggio e la prevenzione di
questa condizione, nonché per la gestione della fase di riabilitazione in caso di intervento
chirurgico.
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale può essere infatti di due tipologie:
conservativo o chirurgico. La scelta dipende dalla gravità dei sintomi ma soprattutto dalla
risposta ai trattamenti conservativi.
I trattamenti conservativi possono essere riassunti principalmente in:
• Riposo e immobilizzazione del polso
• Terapia fisica e esercizi di stretching
• Farmaci antinfiammatori
• Iniezioni di corticosteroidi
Il trattamento chirurgico invece prevede una decompressione del tunnel carpale,
solitamente mediante attraverso tecnica endoscopica o a cielo aperto. A posteriori
dell’intervento chirurgico segue solitamente un periodo di riabilitazione volto a recuperare la
funzione persa.
STRATEGIE PER PREVENIRNE L'INSORGENZA DELLA PATOLOGIA
Per concludere è giusto ricordare che esistono delle strategie e dei semplici accorgimenti
per prevenire l’insorgenza della patologia: “Per prima cosa è importante mantenere una
postura corretta mentre si lavora, specialmente se si trascorrono molte ore al computer,
assicurandosi che il monitor sia all'altezza degli occhi e che le spalle siano rilassate. È una
buona idea utilizzare una tastiera e un mouse ergonomici e regolare l'altezza della sedia e
del tavolo in modo che i polsi siano in posizione neutra.
Fare pause brevi ogni 30-60 ed eseguire esercizi di stretching per le mani e i polsi è utile
per migliorare la flessibilità e ridurre la tensione.
È inoltre possibile considerare l'uso di tutori o supporti per il polso, specialmente durante
la notte o durante attività che richiedono un uso prolungato delle mani”. Conclude il
professore.
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